Alta Via delle Alpi Biellesi

L’ AVB è una  bellissima cavalcata a fil di cresta con uno sviluppo di oltre 40 km!

Lo si può percorrere in tutti e due i sensi di marcia ma è preferibile partire da Piedicavallo (Valle Cervo) con arrivo a Bagneri-Muzzano (Valle Elvo)

Tutto l’itinerario è percorribili in cinque, io ne propongo sempre sei, comode tappe appoggiandoci ai nostri accoglienti rifugi!

Il totale ripristino dei bolli BLU che identificano tutto l’itinerario, dopo la realizzazione delle Guide Alpine Tike Saab di quasi 20 anni fa, è stato eseguito integralmente nel periodo luglio, agosto e settembre 2018! Con il contributo del Gruppo Chiodatori Ai-Gat ad Piumb di Biella!

Ringrazio gli Amici, Paolo Anselmo, Simone Sarno e in particolare Luciano Sallia per l’ottimo affiatamento! Abbiamo completato l’intero percorso in 7 tappe cercando di seguire, quanto possibile, il tracciato originale!

Grazie a Corrado Martiner Testa e Andrea Cavallo per il coordinamento con il Gruppo Manutentori Sentieri Biellesi!

Le Alpi Biellesi sono un “muro” di 2600 metri che si innalza dalla pianura Biellese sino al suo culmine. Confine naturale con la vicina Valle d’Aosta e precisamente della Valle del Lys-Gressoney!

La traversata si sviluppa prevalentemente su cresta da cui si possono ammirare panorami Unici su tutto l’arco alpino, dalle Marittime all’Adamello, sulla pianura Biellese, Vercellese e oltre! L’itinerario si sviluppa in Ambiente Selvaggio e isolato!

Il segnavia del trekking è caratterizzato da bolli blu. Il periodo migliore per la traversata è dalla tarda primavera all’autunno inoltrato. Una traversata invernale, viste le mutevoli condizioni dei versanti e le diverse esposizioni, richiede una buona esperienza sci-alpinistica, un’ottima conoscenza dell’itinerario estivo e un’attenta valutazione delle condizioni del manto nevoso! Assolutamente da non sottovalutare!

Difficoltà: E/EEA sono presenti alcuni tratti con corde fisse e brevi passaggi di arrampicata sul 1°/2° grado, in parte evitabili!

Materiali: utili ma non indispensabili; imbrago, longe, (obbligo di set ferrata per chi vuole salire la Ferrata Ciao Miki) qualche moschettone, cordini e una ½ corda di 30m.

La lunghezza delle tappe, l’esposizione e il terreno impervio richiedono una buona preparazione fisica e una buona conoscenza delle manovre alpinistiche!

Prima tappa: Marcatura AVB 2018

1° Tappa: Piedicavallo 1049 m. – Rifugio Rivetti 2150 m.

Itinerario: segnavia E60

Descrizione: Salire l’antica mulattiera sino all’Alpe Anval Superiore. Al bivio, lasciare la mulattiera che sale a sinistra e proseguire lungo l’evidente sentiero, segnavia E60, sino al panoramico rifugio Rivetti!

Tempo di percorrenza: Ore 2,30

Dislivello: 1100 m.

Difficoltà: E

Seconda Tappa: Rifugio Rivetti 2150 m. – Rifugio della Vecchia 1872 m.

Itinerario: Colle della Mologna Grande 2364 m., Monte i Gemelli della Mologna 2473 m., Colle della Mologna Piccola 2205 m., Colle Bosa 2150 m., Passo Ambruse 2250 m., Colle Chaparelle o della Gruvera 2210 m.

Descrizione: dal rifugio salire l’ampio sentiero sino al Colle della Mologna Grande. Da qui il percorso si fa decisamente più tecnico e richiede una buona preparazione fisica. Ci muoviamo su cresta a tratti molto esposta e il terreno impervio non ci permette distrazioni! Superato il primo Gemello si arriva alle placche attrezzate con catene che ci agevolano la ripida discesa sino allo stretto colletto, utile imbrago e longe! Prestare la massima attenzione in caso di fondo bagnato…! Dal colletto salire il ripidissimo pendio seguendo le corde fisse sino alla vetta del Gemello Meridionale. Scendere tra pendii erbosi e grossi massi sino al Colle della Mologna Piccola. Dal colle abbassarsi di un paio di tornanti sul versante Biellese sino a incontrare l’evidente sentiero, E69a, che taglia il pendio in direzione Sud. Giunti nei pressi del lago Riazzale, segnavia E69, proseguire in leggera salita sino al Colle Bosa. Scendere sul Vallone Ambruse, segnavia E59, e salire sino al Passo Omonimo, superando alcune corde fisse, visibile il rifugio e lago della Vecchia. Puntare all’evidente Colle Chaparelle e di seguito scendere il ripido e scosceso sentiero, alcuni tratti di corde fisse, sino al rifugio della Vecchia!

Tempo di percorrenza: Ore 6

Dislivello: 700 m.

Difficoltà: EEA

Terza tappa Rifugio della Vecchia-Capanna Renata, Marcatura AVB 2018

Itinerario: Colle della Vecchia 2187 m., Passo delle Tote 2292 m., Monte Cresto 2546 m., Colle del Lupo o Tourrison 2342 m., Monte Pietra Bianca 2491 m., Punta della Gragliasca 2412 m., punta Gran Gabe 2337 m., Punta Lej Long 2326 m., Punta della Barma 2384 m., Colle del Camino 2312 m., Monte Camino 2391 m.

Descrizione: lasciato il rifugio in breve si raggiunge il lago della Vecchia. Dal lago salire l’evidente sentiero sino al Colle della Vecchia. Tralasciare le indicazioni che scendono e proseguire a sx in leggera salita sino a un bivio, attenzione! Salire il ripido pendio costeggiando la Punta della Vecchia, sino al passo delle Tote. Superate le corde fisse, 15 metri, si prosegue su cresta alternando placconate a brevi passaggi di 1° grado, su terreno a tratti esposto, sino alla vetta del Cresto! Scendere sino al Colle del Lupo e proseguire, senza particolari difficoltà, sino alla Pietra Bianca. Riprendere la spalla che scende verso Est, superando alcune corde fisse in discesa, superando un caratteristico masso incastrato. Proseguire sempre sul filo di cresta sino alla Punta Gragliasca e di seguito sino al suo Colle. Continuare per cresta, incontrando altre corde fisse nei pressi del Gran Gabe, unica formazione calcarea del Biellese. Dopo alcuni sali-scendi si arriva alla Punta Lei Long. Scendere sul versante Biellese lungo una serie di corde fisse, tratto esposto, proseguendo in direzione della Punta Barma senza particolari difficoltà. Dalla vetta scendere pochi minuti, Sud/Ovest, sino a un bivio. Svoltare decisamente a sx lungo il ripido pendio che vi porta al colle del Camino. Proseguire sino alla sua Cima e in seguito puntando alla sottostante Capanna Renata!

Tempo di percorrenza: Ore 10

Dislivello: 1300 m.

Difficoltà: EEA

Quarta tappa Capanna Renata-Rifugio Coda, Marcatura AVB 2018

Itinerario: Monte Camino 2391 m., Colle della Barma 2261 m., Monte Rosso 2374 m., Colle Chardon 2221 m., Monte Mars 2600 m., Colle Goudin 2548 m., Colle Sella 2240 m.

Descrizione: dalla Capanna Renata salire sino alla Vetta del Camino. Seguire l’evidente cresta sino al Colle del Camino (Ovest) e di seguito sino al Colle della Barma. Proseguire lungo la cresta Nord del Rosso su divertenti placche inclinate, passi di 1° grado, sino a superare alcune corde fisse in discesa. Al termine delle corde, possiamo proseguire su facile sentiero a sx, oppure salire la paretina del caratteristico Dado del Rosso con passi di 2° grado sino a riprendere il sentiero sino alla vetta del Rosso. Dal Rosso scendere il sentiero in direzione S/O D23b, sino a incrociare il D23 che ci porta al Colle Chardon. Oppure proseguire su ampia cresta in direzione N/O sino al Colle Chardon. Dal Colle è possibile salire la Ferrata Ciao Miki, (AD) set ferrata obbligatorio, per poi ricongiungersi al sentiero D23 che sale sulla vetta del Mars. Se non si desidera salire la ferrata, scendere leggermente verso Sud e prendere il segnavia D23 sino al Mars, la cima più alta delle Alpi Biellesi! Dalla vetta scendere leggermente verso S/O sino a incontrare alcune corde fisse che agevolano i passaggi nei tratti più esposti sino al Colle Goudin. Da qui lasciamo la cresta e scendiamo altre corde fisse addentrandoci nel vallone di Serrafredda. Proseguire a ridosso delle pareti che scendono dalla Cresta Carisey, sino al Colle Sella e in pochi minuti al rifugio Coda!

Tempo di percorrenza: Ore 5

Dislivello: 700 m.

Difficoltà: EEA

Quinta tappa Rifugio Coda-Rifugio Mombarone, Marcatura AVB 2018

Itinerario: Colle Carisey 2132 m., Monte Bechit 2320 m., Monte Roux 2318 m., Colle della Lace 2121 m., Punta Tre Vescovi 2347 m., Colma di Mombarone 2371 m.

Descrizione: Lasciato il rifugio, scendere il sentiero che segue l’evidente spalla sino al Colle Carisey. Proseguire per cresta sino a un bivio, tralasciare la traccia bassa e proseguire in direzione delle vette. Dopo l’anticima del Bechit, scendere sino a un intaglio dove ha inizio il tratto attrezzato con gradini e corde fisse sino a pochi metri dalla vetta del Bechit, non raggiunta dalla traversata (15’). Proseguire sulla pianeggiante spalla sino al Roux, libro di vetta. Scendere sul versante Biellese su corde fisse e gradini metallici che ci consentono di superare il ripido pendio sino al Colle della Lace. Da qui si sale la bella cresta con alcuni brevi passi di 1° sino alla vetta della Punta Tre Vescovi, libro di vetta. Proseguire in direzione del Redentore, Colma del Mombarone e di seguito scendendo sino al comodo rifugio Omonimo!

Tempo di percorrenza: Ore 4

Dislivello: 600 m.

Difficoltà: EEA

Sesta tappa Mombarone-Bagneri, AVB Marcatura 2018

Itinerario: Colma di Mombarone 2371 m., Bivio segnavia CI/B7 seguire C1 – Alpe Buscajun 1965 m., Alpe Lasazza 1736 m., Alpe Rocco Bianco (C31) 1270 m.

Descrizione: tappa supplementare che vi consiglio per l’ottimo punto d’appoggio del rifugio Mombarone, punto più Occidentale di tutta la traversata!

Stupendo Balcone privilegiato dove lo sguardo, precipitando sull’ampio vallone della Janca, arriva sino alla pianura Biellese. Scavalca la Serra Morenica di Ivrea sino a incontrare i sette laghi, di origine glaciale, perfettamente incastonati sull’ampio anfiteatro Canavesano! Risale il Canavese e si incunea nella stretta Valle, delimitata da alte pareti, imbocco naturale della Valle d’Aosta! L’itinerario si svolge prevalentemente in discesa superando pascoli e alpeggi perfettamente conservati e abitati quasi tutto l’anno! Dalla vetta sino al borgo di Bagneri, il panorama è grandioso sulla città di Biella e su tutta la pianura Biellese! Giunti sul Tracciolino, di solito punto di posteggio per le auto, consiglio la breve discesa per visitare il borgo di Bagneri e la Splendida Madonnina del Piümin!

Tempo di percorrenza: Ore 2

Dislivello: 100

Difficoltà: E

Punti di appoggio

Guida ringraziamenti

Tutti gli schizzi, cartine, testi e mappe, salvo diversa indicazione, sono tratte dalla Guida di Corrado Martiner Testa, che ringrazio per la disponibilità!

Autorizzazione Concessa.